2014 – Material City – stampe
MATERIAL CITY
esercizi di ricognizione ubana percorso a piedi dal centro all expo progetto collettivo con gli oginoknauss
Dal dentro al fuori lo spazio costruito, il suolo, (forme rivestimenti texture) la chimica della città, considerando la loro consistenza e la loro durata, in corrispondenza agli elementi locali originali.
Dal centro alla periferia si percepisce il processo di stratificazione urbana e della sua rarefazione andando verso il fuori.
Il centro è caratterizzato dall’intersecazione, più o meno riuscita, di differenti piani urbanistici risalenti a periodi storici diversi. Evidente è anche la progettazione del verde urbano. Il parco sempione, nato dove un tempo si trovava il parco ducale e ingrandito dagli sforza, è nato come bosco nel 1800 e conserva in parte la struttura originaria. La riqualificazione e il restauro botanico del parco tra il HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/1999”1999 e il HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/2003”2003 hanno arricchito le presenze della vegetazione arbustiva e le sue funzioni decorative. Da corso sempione in avanti le strade si ingrandiscono fino ad arrivare a una soglia : il cavalcavia della circonvallazione Monteceneri, che simbolicamente e percettivamente segna l’ingresso al fuori.
Urbanisticamente all’oggi, rimane difficile rilevare cosa esistesse in natura prima della polis, del paesaggio urbano costruito. Cio’ che emerge invece, è un differente modo di considerare la socialità tra le persone, in centro e in periferia. Nel primo caso si basa su un concetto di intrattenimento, mentre la periferia rimane legata a un sentire più spontaneo dove in strada si fa tutto.. si gioca si mangia si dorme.
LENTE> ISOLARE> MESSA FUOCO DI UN PARTICOLARE>INVERSIONE PROSPETTICA>CREARE UN PROCESSO DI STRANIAMENTO (inteso come rendersi estranei alla propria natura, )
Spesso quando una cosa la si ingrandisce , rimpicciolisce o la si mette a testa in giù e la si osserva, ci si allontana da ciò che rappresenta, dalla sua funzione e i relativi rapporti di forza che si creano e la si vede per quello che è .E ciò che più importa, ci lascia la possibilità di poterla trasformare e farla diventare qualcos’altro.
Si alimenta l’immaginario.
http://urban-reconnaissance.oginoknauss.org/milano-material-city-chiara-pellegrini
http://urban-reconnaissance.oginoknauss.org/milano-material-city-2-chiara-pellegrini/
tecniche e materiali: stampe
anno: 2014