2023 – Potamoi – Installazione performativa
“Potamoi”
(dal greco: Ποταμοί, “fiumi”)
Lerma 2023
installazione performativa/mix media di Chiara Pellegrini
“
Chi lotta con i mostri deve guardarsi di non diventare, così facendo, un mostro. E se tu scruterai a lungo in un abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te”
Friedrich Wilhelm Nietzsche
La storia racconta che durante il Medioevo gli abitanti di Lerma si recassero sulla cima della rocca e compissero riti volti a scacciare i pensieri negativi e prevenire sciagure e carestie. Tutte le angosce e le azioni malvagie si riversavano su quello strapiombo e finivano laggiù, verso il fiume, in quell’intrico buio di arbusti e alberi deformi, a sfamare degli strani esseri mostruosi: alcuni li hanno definiti Ungumani, ovvero un incrocio tra umani e cinghiali. Questi esseri, grazie alla loro forza in passato, in momenti di difficoltà, hanno aiutato molte persone nei lavori pesanti e dispensato preziosi suggerimenti su come rapportarsi con la natura.1
Potamoi
è il nome che ho dato a questa maschera propiziatoria, nella mitologia greca rappresenta le tremila divinità dei principali fiumi del mondo conosciuto dagli antichi greci e personifica una delle forze ancestrali della natura.
Le Maschere aprotopaiche, in tutte le culture, hanno da sempre avuto la funzione di allontanare il maligno.
Potamoi viceversa si domanda: quali sono le cose a cui diamo un valore e che vogliamo salvare o seminare? E’ questa la domanda a cui dovrete rispondere se sceglierete di indossare la maschera e compiere il “rito”. La maschera sarà indossata dagli abitanti di Lerma e fotografata nella piazza del Ricetto davanti al castello; le immagini accostate andranno a creare una sorta di autoritratto collettivo del paese, ipotesi per una “città ideale”.
1 Tratto da: “La leggenda dei mostri della rocca di Lerma” di Marco Marengo